4. La Donna Greca
Conoscere il passato per poter comprendere il presente è il motto tucidideo che meglio sintetizza il difficile processo di evoluzione della condizione della donna e il suo conseguente ...
Olimpia Maidalchini-Pamphilj (1592-1657), uno dei personaggi più controversi della Roma seicentesca.
SINOSSI
L’opera traccia la biografia di Olimpia Maidalchini-Pamphilj (1592-1657), uno dei personaggi più controversi della Roma seicentesca. Oggetto di indagine la chiaroscurata vicenda umana caratterizzata da spregiudicatezza, doti decisionali finalizzate a raggiungere il potere personale e di casta, da tenace ambizione per affrancarsi dall’appartenenza a una famiglia aristocratica provinciale ed essere associata, grazie al matrimonio nel 1612 con Pamphilio Pamphilj, fratello del futuro papa Innocenzo X, all’entourage pontificio.
L’opera, agevole e coinvolgente, intende delineare, con rigore scientifico, i tratti di una personalità complessa. Sono ricostruiti l’inserimento di Olimpia nei ranghi decisionali, sul versante dei legami con le famiglie nobili romane, il conseguimento dei successi politici ed economici, l’instaurarsi di un sistematico nepotismo che non dovette eccedere rispetto a quello protocollare del milieu papale.
Oggetto di studio sono, infatti, l’ascesa e la caduta in disgrazia della nobildonna culminate con la salita al soglio pontificio di Giovanni Battista Pamphilj (1644), seguita dall’erezione a principato del feudo di San Martino al Cimino, e con la morte del papa (1655). Tra questi due estremi cronologici le vicende biografiche di Olimpia si caratterizzarono anche per l’attività di committenza, personale e familiare. Olimpia Maidalchini Pamphilj. Una biografia in chiaroscuro registra, pertanto, a seguito di una rinnovata disamina, le circostanze che videro gravitare in ambito pamphiliano artisti come Bernini, Borromini, Velasquez, Algardi.
PROFILO DELL'AUTORE
Salvatore Enrico Anselmi è dottore di ricerca in Memoria e materia delle opere d’arte, Università della Tuscia. Studioso delle committenze nobiliari di età barocca in area centro-italiana con particolare riferimento ai Giustiniani, ai Farnese e ai Maidalchini-Pamphilj, ha collaborato con il Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma alla redazione dell’Atlante del Barocco in Italia, Lazio/2 (Roma 2014).
Ha tenuto insegnamenti di Storia dell’arte moderna presso il corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università della Calabria, presso l’Università di Bari-SSIS Puglia, presso il Dipartimento di Scienze dei beni culturali dell’Università degli studi della Tuscia e la Scuola di Specializzazione in Salvaguardia e Tutela dello stesso ateneo.
Ha preso parte, in qualità di relatore, a numerosi convegni nazionali ed internazionali, tra gli altri, presso l’Accademia dei Lincei nel 2002 e nel 2007. È intervenuto anche al Primo Corso internazionale di Studi superiori su Vignola (2007, Roma). Ha partecipato al Convegno internazionale, Fascinazione etrusca, (maggio 2017).
Oltre a contributi apparsi su atti di convegno e riviste, tra le quali «Bollettino d’arte», «Storia dell’arte», «Riasa-Rivista dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte», «Studi Romani», ha pubblicato le seguenti monografie: Committenze a Orte in età barocca. Cultura gesuita e committenza pozziana. Gli Alberti e i Nuzzi (Roma, 2006); In lilio decor. Committenze farnesiane in Tuscia tra XVII e XVIII secolo (Roma 2009); Il genio di Apelle. Temi e protagonisti della pittura italiana in età moderna (1500-1650); Viterbo e i Giubilei del Rinascimento (Roma 2017).
Alle attività di ricerca affianca la scrittura con particolare dedizione per la narrativa d’introspezione. Ha pubblicato il romanzo Exitus (Roma 2019). Alcuni suoi racconti e testi poetici sono apparsi in «Critica Impura» e «Rapsodia. A magazine of art and literature». Cura inoltre la rubrica Marginalia-cascami d’arte e letteratura per «Yawp: giornale di letteratura e filosofie».