10. La Regina di Saba e le donne sabee
Nello Yemen del I millennio a.C. si sviluppò una grande civiltà costituita da diversi regni che, stanziati in oasi ...
Il superbo Palazzo Farnese, capolavoro vignolesco sovrasta con la sua mole l’abitato di Caprarola e con la sua imponenza sancisce il potere che raggiunse la famiglia Farnese nel corso del XVI secolo grazie al pontefice Paolo III (Alessandro Farnese senior).
SINOSSI
Il superbo Palazzo Farnese, capolavoro vignolesco sovrasta con la sua mole l’abitato di Caprarola e con la sua imponenza sancisce il potere che raggiunse la famiglia Farnese nel corso del XVI secolo grazie al pontefice Paolo III (Alessandro Farnese senior). Ma quante storie potrebbe raccontarci il “genius loci” di questo palazzo? Le sue splendide sale hanno visto passare numerose figure femminili di tutte le estrazioni sociali ed ognuna ha lasciato una sua traccia, ancorché minima e per lo più ormai irrimediabilmente cancellata. Quelle che noi abbiamo voluto evidenziare in questa occasione sono soltanto tre: Clelia, la bella figlia segreta del cardinale Alessandro Farnese junior; la contessa americana Florence Baldwin Parker Deacon, contornata dalle sue belle figlie; una First Lady, la contessa Ida Pellegrini, moglie di Luigi Einaudi, primo Presidente della Repubblica Italiana. Queste donne furono legate dal destino o dal fato a questa importante dimora, anche se in epoche e per motivi ben diversi tra loro.
PROFILO DELL'AUTORE
LUCIANO PASSINI, nasce a Caprarola nel 1959 da una famiglia di origine marchigiana presente a Caprarola fin dalla metà del XVIII secolo. È Presidente del Centro Studi e Ricerche di Caprarola e Ispettore Onorario del MIBACT. Da anni si occupa di studiare, valorizzare e conservare il patrimonio storico-artistico e culturale del territorio del suo paese, con particolare riguardo alla famiglia Farnese ed al loro Palazzo di Caprarola. Ha al proprio attivo la pubblicazione di numerosi libri, articoli su periodici e atti di convegni, sia di carattere storico, sia su argomenti specifici della storia dell’arte locale. La sua passione per le ricerche storiche ed archivistiche ha consentito di valorizzare, negli anni, l’attività della sua Associazione e questo gli ha permesso di entrare a far parte del Comitato Nazionale per il V centenario della nascita di Jacopo Barozzi da Vignola. Grazie alla competenza acquisita negli anni in campo storico-artistico ed alle numerose scoperte documentali, costituisce ormai un punto di riferimento per gli studi su quest’area della Tuscia.
Nel 2019 si è aggiudicato il primo premio al Concorso Letterario Nazionale “La Farnia d’Oro”, unitamente al coautore Gennaro Esposito, con la monografia: Giuseppe Bastiani da Macerata. “Il pittore di S.E. ILL. il card. Odoardo Farnese”.