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Un baule proveniente dall’Africa, sette anni di attesa, un sottile ...
Tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo, per un particolare concorso di sfavorevoli circostanze, agli abituali e mai superati pregiudizi, alle esclusioni, all’odio e alla paura dell’altro si aggiunsero le elusive componenti del magico e il misterioso, sempre pronte ad affiorare dall'inconscio, che andarono a ...
SINOSSI
Tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo, per un particolare concorso di sfavorevoli circostanze, agli abituali e mai superati pregiudizi, alle esclusioni, all’odio e alla paura dell’altro si aggiunsero le elusive componenti del magico e il misterioso, sempre pronte ad affiorare dall'inconscio, che andarono a concretizzarsi in quella drammatica sconfitta della ragione meglio conosciuta come "caccia alle streghe". Per “costruire il nemico”, oltre all'ignoranza e al complottismo proiettato sulle reali avversità dell’epoca - carestie, pestilenze e guerre - erano state utili le persistenze di culti pagani, le pratiche magico-terapeutiche ai margini della medicina ufficiale e soprattutto le tensioni religiose. Il presente lavoro testimonia e documenta ciò che avvenne, in quel contesto, in terra di Tuscia.
PROFILO DELL'AUTORE
Giancarlo Breccola: esperto di storia locale, oltre a vari studi di contenuto storico e artistico, apparsi in monografie e pubblicazioni collettive, ha collaborato a riviste quali “Biblioteca e Società” edita dal Consorzio Biblioteche di Viterbo, Medioevo, Il Barbarigo, Biblioteche e Dintorni, Banca Futura, Lunario Romano, Le Antiche Dogane. Attualmente, collabora con i periodici La Voce, La Loggetta, Lettera Orvietana. Ha inoltre curato la ristampa dell’opera completa di Mercurio Antonelli e compilato alcune voci del Dizionario storico biografico del Lazio. Quale presidente del Centro di Iniziative Culturali di Montefiascone dedica le sue competenze alla valorizzazione della terra di Tuscia, della sua arte, della sua storia.